Una cosa è certa: tra tutti i cibi il fritto è il più amato. Qualcuno lo negherà con convinzione, qualcuno lo ammetterà storcendo la bocca, tanti lo dichiarano con fermezza.
Fritto Misto, infatti, è un evento concepito in un periodo in cui certi cibi venivano messi al bando e condannati senza appello: le fritture ovviamente erano in cima alla lista. Ma la tendenza a demonizzare tutto ciò che stimola grande piacere al gusto era diventata un pò un luogo comune. D’altronde come si fa a rinunciare sempre ai piaceri della gola?
D’accordo, ci vuole moderazione, ma davanti a un fritto fatto a regola d’arte, caldo e croccante, di terra o di mare non fa differenza, non si può resistere.
Non importa se ti ungi le dita, nemmeno se rischi di ustionarti la lingua, l’unica cosa che pensi è rompere prima possibile quella sottile, deliziosa crosticina dorata che spesso nasconde anche il colore degli ingredienti. Anche perché si può friggere di tutto e come sentenziano efficacemente i toscani “fritta l’è bona anche ‘na ciabatta!“.
È proprio vero, qualsiasi cibo, se fritto acquista sapore.
Questo, però, non significa che la frittura sia una tecnica di cottura semplice, alla portata di tutti. Se è vero che essa ha il potere di ridare un’anima anche alle materie prime più insignificanti, è altrettanto vero che un friggitore esperto è tenuto a usare alcuni fondamentali accorgimenti per non scivolare sull’olio bollente ed evitare di rifilare a qualche malcapitato cartocci inzuppati di unto.
Ma se il friggitore conosce le tecniche e ha la sensibilità di usare gli ingredienti giusti, il fritto è un cibo che appaga tutti i sensi.